Yogasutras di Patanjali
Yogasutras
di Patanjali
Nei suoi aforismi, Patanjali
divide il Raja Yoga in otto stadi o settori,
di cui cinque sono indiretti e tre
diretti.
Essi sono:
v
Yama:
Le cinque adempienze verso il mondo esterno
v
Niyama:
Le cinque osservanze verso la propria dimensione interiore
v
Asana:
Le posizioni per dare solidità e forza all'organismo
fisico
v
Pranayama:
Il controllo dell'energia vitale e della parte emotiva
v
Pratyahara:
Il dominio ed il superamento degli organi dei sensi
v
Dharana:
La concentrazione e l'attenzione della mente
v
Dhyana:
La meditazione o controllo completo della mente
v
Samadhi:
L'aspetto trascendente e liberativo più alto e realizzante
Vediamo ora in maggiore dettaglio
il significato dei primi due stadi:
Yama: Le cinque adempienze verso il
mondo esterno
v
Ahimsa
- Non violenza: questa deve essere applicata ad
ogni essere vivente, per creare attorno a sé un mondo di armonia e di pace.
Patanjali asserisce nei suoi aforismi che, di fronte allo Yogi non violento,
cade ogni forma di inimicizia e di aggressività.
v
Satya
- Verità: deve essere praticata per non
permettere ad altri di nutrire nei nostri confronti astio e rancore, come
secondo la legge di azione e reazione.
v
Asteya
- Non appropriarsi di cose altrui: cioé essere contenti di ciò che
si possiede e di ciò che riceviamo tramite mezzi onesti senza soffermarsi ad
invidiare i possedimenti del prossimo.
v
Brahmacharya
- Conoscenza del Divino: vedere la parte divina in tutti gli
esseri viventi. Acharia significa
conoscitore o maestro e Brahma è la
parte divina insita in ogni essere vivente, anche nel nostro peggior nemico.
In questo modo cade ogni barriera e limitazione dell'Io, nonché ogni forma di
inimicizia e di rancore con il mondo esterno. Questo Yama è anche quello che predispone l'individuo al vivere una vita
sessuale in armonia con la natura.
v
Aparigraha
- Non accettare doni ingiustificati: questo principio permette al
praticante di non legarsi karmicamente con persone subdole e false, le quali
possono offrire doni e regali con secondi fini. In tale concetto dello Yama è
compreso anche il vivere una vita semplice con poche comodità.
Niyama: Le
cinque osservanze verso la propria dimensione interiore
v
Saucha
- Pulizia del corpo (interna ed esterna): questo
concetto è importante per allontanare ogni forma di impurità fisica, che è
dispersione di energia vitale. Nel Saucha
è compreso anche il vegetarianismo.
v
Santosha
- Sapersi accontentare: l'essere sempre sereni, gioiosi
ed avere in sé radicato l'ottimismo interiore fa parte di uno dei concetti
basilari più importanti del Raja Yoga.
v
Tapa
- Umiltà e Semplicità interiori: una vita interiore semplice,
basata sulla modestia, sull'armonia e sulla semplicità, è importante ai fini
realizzativi.
v
Svadyaia
- Studio dei libri sacri e spirituali: è
essenziale quasi ogni giorno praticare qualche minuto di lettura e studio dei
libri che trattano lo Yoga. In questo modo la mente è più facilmente inserita
nell'armonia e nell'amore dell'Universo.
v
Ishwara
Pranidhana - Arrendevolezza al Divino: secondo
il filosofo Patanjali è necessario
levare dalla mente ogni forma di preoccupazione e di angustia ed indirizzare
il pensiero, con arrendevolezza, al Cosmo, all'Assoluto, all'aspetto Divino,
all'esterno e racchiuso in noi stessi.
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